7 strategie alternative per aumentare le vendite sul tuo ecommerce

In questo articolo troverai una panoramica di 7 strategie di marketing per incrementare le vendite sul tuo sito ecommerce. Il bello di queste strategie, oltre che all’efficacia comprovata, sta nella loro semplicità. Per quanto possano sembrare principi elementari, metterli in pratica farà aumentare il tuo fatturato.

1 Implementa le vendite con il cross-selling e l’up-selling

Up-selling e cross-selling sono strategie utilizzate per aumentare l’importo medio del carrello. Nonostante possano sembrare simili, differiscono in alcuni aspetti.

Il cross selling è una tecnica di vendita incrociata: consiste nel suggerire prodotti correlati in base ai prodotti scelti. Il segreto è comprendere i bisogni latenti dei tuoi clienti e offrirgli tutto ciò di cui potrebbero aver bisogno.

Chi acquista un portatile potrebbe aver bisogno di accessori complementari, come ad esempio un mouse, delle cuffie o una custodia per il trasporto.

Devi fare in modo di rendere consapevole l’utente di questo nuovo bisogno. Questo processo può essere implementato nella pagina prodotto o direttamente al check out.

Con l’upselling, invece, si propone un prodotto di fascia superiore rispetto a quanto scelto dal cliente.


2 Cura la fase di checkout

Curare la User Experience per facilitare l’esperienza è un punto molto importante per qualsiasi ecommerce. Uno dei processi che necessita di maggior attenzione è il checkout.

Nel momento del pagamento, infatti, potrebbero emergere delle resistenze che fanno desistere l’utente a finalizzare l’acquisto.

In casi del genere, i motivi possono essere svariati, ma è bene considerare che spesso gli utenti sono di fretta. Per questo motivo, l’inserimento dei dati, il pagamento e la finalizzazione dell’ordine devono risultare guidati ed intuitivi.

Introdurre metodi di pagamento alternativi, come ad esempio AmazonPay e PayPal, mette in condizione l’utente di compiere un acquisto in maniera quasi immediata, collegando direttamente il proprio account Amazon o PayPal.


3 Recupero del carrello abbandonato

Come abbiamo visto nel punto precedente, succede che un utente aggiunga degli articoli al carrello ma decida di non finalizzare l’acquisto. I motivi possono essere svariati: distrazioni, fretta, ripensamenti o dubbi che assalgono l’utente finale.

Si può (e si deve) invogliare gli utenti a recuperare l’acquisto tramite una strategia di recupero del carrello abbandonato. Ignorare questa opportunità di guadagno è un errore da non commettere assolutamente quando si gestisce un ecommerce.

Per perseguire questo scopo ci sono essenzialmente due modi:

  1. Utilizzare l’email marketing: si tratta di una strategia che può portare a buoni risultati. Infatti, secondo l’ultimo report di Moosend, il 45% delle email di recupero carrello vengono aperte. Si tratta di predisporre una serie di email automatiche da inviare all’utente una volta che, aggiunti dei prodotti nel carrello, non finalizza l’acquisto. Di solito, si inviano 2 o 3 massaggi scaglionati in intervalli di tempo definiti. Purtroppo non esiste una formula fissa in grado di garantire la riuscita di recupero del carrello, ma testare diversi elementi dovrebbe portarti a scoprire la migliore opzione per il tuo ecommerce.
  2. Avviare campagne di retargeting: grazie al pixel di Facebook puoi monitorare il comportamento di un utente sul tuo sito ecommerce, scoprendo anche se ha aggiunto dei prodotti al carrello. Puoi “parlare direttamente” a questi utenti tramite apposite campagne di retargeting, mostrando degli annunci ad hoc contenenti i prodotti verso i quali avevano mostrato interesse.

4 Urgenza e scarsità: due leve psicologiche potenti

Fare leva sul senso di urgenza è una delle strategie ecommerce più diffuse da sempre. Molto spesso il senso di urgenza è usato insieme al principio di scarsità, che può essere considerato una sua variante.

Le persone tendono a rimandare gli acquisti, applicare i principi di urgenza e scarsità significa far scattare all’interno di queste persone una molla potentissima che li condurrà a finalizzare l’acquisto.

Bisogna mettere in evidenza le condizioni limitate per entrare in possesso dei beni presenti sul tuo ecommerce. Due strategie molto usate sono le Offerte a tempo limitato o evidenziare le quantità limitate del tuo magazzino.

Questi escamotage stimolano spesso un’azione da parte del cliente finale.

Il motivo per cui si sente il bisogno di cogliere un’opportunità limitata è psicologico, in quanto entrano in gioco l’avversione alla perdita e il senso di agire.


5 Offri uno sconto di benvenuto sul primo acquisto

E’ difficile che un utente che atterra per la prima volta su un sito ecommerce finalizzi direttamente un acquisto. Prima di acquistare, infatti, è normale valutare il tipo di prodotti e recuperare recensioni e feedback di supporto.

Offrire uno sconto di benvenuto sul primo acquisto dopo l’iscrizione alla newsletter è un incentivo molto potente, che può aiutare a combattere la diffidenza iniziale.

Da un lato l’utente, ottenendo uno sconto immediato sarà più propenso ad acquistare, dall’altro lato il venditore otterrà un contatto da inserire nella mailing list e un nuovo cliente da fidelizzare.


6 Pubblicizza i tuoi prodotti con i comparatori di prezzo

I comparatori di prezzo, spesso ignorati dai venditori, rappresentano un modo alternativo di fare pubblicità al tuo sito ecommerce. Di norma, il loro costo si basa sui click effettuati da un utente.

Si tratta di siti concepiti come motori di ricerca, che si occupano di mettere a confronto i prezzi dei prodotti presenti su diversi ecommerce. Mostrano al consumatore finale una lista di risultati completi di tutte le caratteristiche per ogni prodotto.

L’utente che usa questo tipo di strumento è interessato ad ottenere il prezzo migliore, per questo solitamente la lista dei risultati è ordinata per prezzo crescente.

Attraverso la pubblicazione delle offerte, il venditore crea degli annunci dettagliati dei propri prodotti. Mentre l’utente, dopo un semplice click, viene reindirizzato sul sito ecommerce per effettuare l’acquisto vero e proprio.

In rete esistono moltissimi comparatori, alcuni dei più famosi sono:

  • Google Shopping
  • Idealo
  • Twenga
  • Trova prezzi
  • Bestshopping

Considerato il costo del click, è importante selezionare in maniera oculata i prodotti, in modo da pubblicare sui comparatori solo quelli che hanno una elevata probabilità apparire tra i primi posti nei risultati di ricerca.

Per risparmiare tempo e pubblicare un feed strategico di prodotti è necessario uno strumento per automatizzare il lavoro. SellRapido Manager non è solo il tool di ecommerce automation più completo sul mercato italiano, ma integra al suo interno la possibilità di pubblicare senza limiti su oltre 20 comparatori.


7 Sfrutta i vantaggi di un blog aziendale

Un blog aziendale può essere usato per migliorare lo stato generale di un ecommerce sotto molti punti di vista. La creazione di contenuti “di valore” permette al tuo sito di suscitare interesse e differenziarsi costruendo un brand forte.

La scrittura di articoli sul blog, permetterà nel corso del tempo, al tuo ecommerce di aumentare la portata del traffico, migliorare il posizionamento SEO e scalare le posizioni nei motori di ricerca.

Gli articoli stessi, inoltre, sono un ottimo modo per far conoscere al tuo pubblico le caratteristiche dei tuoi prodotti, approfondire notizie legate al tuo settore, annunciare novità e anteprime, comunicare offerte speciali. Senza contare che, si tratta di materiale che puoi diffondere sui social e nella news letter.

SellRapido Manger e SellRapido Ecommerce, integrano nella propria interfaccia la funzionalità BLOG. Un sistema semplicissimo per la pubblicazione degli articoli, in grado di agevolare il lavoro di qualsiasi venditore online.

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Articolo aggiornato il 31/08/2023