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KPI ecommerce: lista degli indicatori chiave per chi vende online

In questo articolo stileremo una lista dei KPI più importanti per chi vende online. 

I KPI “key performance indicators” o indicatori chiave di prestazione di uno store online permettono alle aziende e agli imprenditori di misurare i progressi in tutte le aree di business.

Chi gestisce uno store online dovrebbe determinare e monitorare i giusti KPI: in base all’obiettivo prestabilito, alcuni KPI sono più importanti di altri.

Perché i KPI sono importanti per chi vende online? 

I key performance indicators (KPI) non sono fini a sé stessi, ma risultano utili per la quantità di informazioni che possiamo estrapolare mediante l’analisi dei dati del nostro ecommerce.

Gli indicatori chiave di prestazione, infatti, permettono di acquisire informazioni rilevanti sullo store e sui clienti, in modo da ponderare le decisioni in base alle evidenze mostrate dai dati. Attenzione quindi,  perché non si tratta di semplici numeri ma di veri indicatori delle performance. 

Che cosa sono gli indicatori di prestazione? 

Gli indicatori di prestazione si legano sempre a un determinato obiettivo e vengono utilizzati per monitorare l’andamento dei dati in funzione dell’obiettivo stesso. Ad esempio, un venditore ecommerce, come te, può avere l’obiettivo di aumentare il tasso di conversione del suo store.

In base all’obiettivo stabilito ci sono più indicatori di prestazione da monitorare. Spesso esistono più indicatori di prestazione in funzione dello stesso obiettivo, ma non tutti risultano rilevanti allo stesso modo. Ecco perché si scelgono solo 2 o 3 indicatori chiave di prestazione.

Principali KPI ecommerce

Quali sono i KPI più importanti per un ecommerce? In questo articolo elencheremo diversi tipi di indicatori chiave di prestazione, ma chi vende attraverso uno store online non deve dimenticare alcuni punti fondamentali:  

  • Tasso di conversione: indica la percentuale di utenti che convertono, ovvero che eseguono una determinata azione. Nel caso di uno shop online con questo parametro si indica la percentuale di visitatori che porta a termine un acquisto. 
  • Tasso di abbandono del carrello: percentuale di utenti che non completano il processo di checkout dopo aver aggiunto dei prodotti al carrello.
  • Valore medio dell’ordine: indica l’importo medio di un cliente per un singolo ordine.
  • Costo dell’acquisizione del cliente: cifra spesa per acquisire un nuovo cliente. Si misura osservando la spesa di marketing in relazione ai clienti acquisiti. 
  • Customer Lifetime Value: questo indicatore misura la profittabilità dei clienti a partire dai comportamenti d’acquisto. 
  • Margine medio: indica il margine di profitto di un periodo definito, tenendo conto dei costi vivi di un’azienda.

Vendite e resi

La maggior parte dei KPI che abbiamo già visto nel paragrafo precedente riguardavano le vendite. Tuttavia, ce ne sono molti altri che un venditore ecommerce dovrebbe quantomeno conoscere.

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  • Vendite totali: da distinguere in base a ora, giorno, settimana, mese, trimestre e/o anno.
  • Transizioni: numero totale di transazioni effettuate nel vostro store. KPI utile da incrociare con il valore medio dell’ordine e il numero. 
  • Nuovi clienti vs clienti abituali: le percentuali relative agli acquisti dei nuovi clienti confrontata con la percentuale relativa all’acquisto dei clienti abituali. 
  • Frequenza d’acquisto: utile per misurare la fidelizzazioni dei clienti.  Si calcola tenendo conto di quante volte un cliente acquista dal nostro negozio in un determinato periodo di tempo.
  • Analisi prezzi: monitora le strategie di prezzo dei concorrenti in correlazione con le tue.
  • Resi totali: numero delle richieste di reso. 
  • Il valore totale dei resi: prezzo dei prodotti per conoscerne l’importo esatto della merce resa. 
  • La percentuale del motivo dei resi: per avere un’idea più chiara sui principali motivi di reso.

Performance del sito 

Un sito funzionale è la base per un’attività ecommerce redditizia, per questo è importante assicurarsi che tutto funzioni al meglio. Anche se non ci sono particolari problemi tecnici assicurati che il tuo sito sia di facile navigazione, per garantire ai tuoi utenti una perfetta user experience. 

  • Traffico del sito: si riferisce al numero totale delle visite sul vostro sito ecommerce 
  • Fonti di traffico: indica da dove provengono i visitatori e come hanno trovato il sito ecommerce, svelando i canali più forti e quelli da migliorare.  
  • Tempo sul sito: tempo medio di permanenza di un singolo visitatore sul sito. 
  • Frequenza di rimbalzo o “bounce rate”: percentuale delle sessioni del sito in cui gli utenti hanno visualizzato solo una pagina.  
  • Pagine visualizzate per visita: il numero medio di pagine visualizzate da ogni visitatore durante ciascuna visita.
  • Durata media della sessione: quantità media di tempo che un utente trascorre sul vostro sito durante una visita.

Marketing 

Gli indicatori chiave di prestazione per il marketing quantificano il successo delle operazioni di marketing, per questo possono influenzare direttamente anche le vendite. Di seguito vediamo solo alcuni esempi, ma la lista potrebbe essere molto più lunga…

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  • Iscritti alla newsletter: numero di contatti iscritti alla vostra mail list. Se sono molti occorrerà segmentare la comunicazione per essere sicuri di raggiungere il target.
  • Percentuale di clic o CTR (click-through rate) per le email: percentuale di clic su un link all’interno dell’email, se troppo bassa bisogna migliorare la qualità delle comunicazioni.
  • Follower sui social: utile per un ecommerce per misurare la fedeltà dei propri clienti e verificare la riconoscibilità del brand. 
  • Numero di Recensioni positive: un utente presta particolare attenzione alle recensioni del tuo sito/prodotto. Avere recensioni positive dovrebbe essere parte integrante della tua strategia di marketing. 
  • Tasso di conversione pay-per-click: se state conducendo delle campagne PPC, questo KPI indica la percentuale di utenti che siete riusciti a convertire.

Customer care

Ultimo ma non meno importante per un ecommerce, sono le richieste al customer care. Sono indicatori che rilevano se il servizio di assistenza riesce a soddisfare le richieste dei clienti.  

  • Punteggio di soddisfazione del cliente: questo KPI si misura di solito attraverso la risposta dei clienti ad alcune domande di valutazione su scala numerica. 
  • Numero delle email di assistenza: può cambiare in relazione al periodo dell’anno, ma troppe email sono di solito spia di un problema da risolvere.
  • Tempo medio di risoluzione: il tempo medio che il servizio clienti impiega per risolvere una richiesta.
  • Ticket aperti: indica il numero delle richieste dei clienti ancora da evadere.
  • Clusterizzazione dei problemi: raggruppare le interazioni simili e verificate il numero. Clusterizzare le richieste di assistenza aiuta a lavorare meglio e risolvere più velocemente i problemi. 

Esempio di KPI per ecommerce

Avremmo potuto continuare e scrivere una lista di KPI ancora più lunga. Quello che è importante capire è che ogni KPI va monitorato in funzione di un obiettivo come nell’esempio di seguito. 

OBIETTIVO: incrementare le vendite del 10% nei prossimi 6 mesi In base a questo obiettivo, ecco i KPI che potresti monitorare:

  • Vendite mensili
  • Tasso di conversione
  • Tasso dei carrelli abbandonati

Conclusione

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Articolo aggiornato il 29/05/2023