Cosa significa il Coronavirus per la tua attività di dropshipping
Con il Coronavirus COVID-19 che, partendo da Wuhan, continua a diffondersi in Cina, molti dropshipper che acquistano prodotti stanno subendo ritardi nelle spedizioni, arretrati e abbandono dei clienti. Abbiamo raccolto alcune informazioni sul Coronavirus per dare qualche spunto di riflessione ai venditori online che vendono utilizzando la metodologia dropshipping in questo momento di incertezza.
Coronavirus e dropshipping:
come l’epidemia influisce sulla logistica
Nel tentativo di ridurre la diffusione del Coronavirus, le autorità cinesi hanno deciso di prolungare le vacanze di Capodanno lunare della nazione. Quindi, invece di riprendere il lavoro il 30 gennaio, la maggior parte del paese non è tornata fino al 10 febbraio. Alcune posizioni hanno ripreso a funzionare anche più tardi.
Mentre le ferie annuali possono rallentare le spedizioni in un dato anno, questa inaspettata estensione ha avuto un impatto enorme sulla capacità dei fornitori di evadere gli ordini di dropshipping. Sebbene il lavoro sia ora ripreso in tutta la Cina, le operazioni sono lente e irregolari. Molti porti della Cina sono attualmente a piena capacità, mentre anche le limitazioni del traffico e degli autotrasporti stanno causando problemi. La situazione, senza dubbio, è in via di miglioramento. La capacità di autotrasporto non è male nel nord del paese, ma continua a essere una sfida nelle località centrali e meridionali.
Le normali operazioni logistiche dovrebbero riprendere nella prima metà del mese di marzo. Quindi, i fornitori dovranno recuperare gli ordini. I dropshipper possono aspettarsi che le grandi fabbriche riprendano la produzione abbastanza rapidamente, mentre i fornitori più piccoli potrebbero aver bisogno di più tempo per rimettersi in piedi.
La componente psicologica negli acquisti provenienti dalla Cina
Non dobbiamo sottovalutare la forte influenza che le notizie diffuse sul web hanno portato sugli acquirenti online: in generale si è diffusa la credenza che il virus possa diffondersi tramite i pacchi provenienti dalla Cina. Questo porterà molti utenti a verificare, al momento dell’acquisto, la nazionalità del venditore e la provenienza del prodotto, facilmente identificabile per la sua provenienza.
Quali azioni dovrebbero intraprendere i venditori online riguardo al Coronavirus?
Il Coronavirus ha lasciato impotenti molte persone in tutto il mondo. Per i dropshipper, non c’è molto da fare relativamente alle forniture cinesi, ma l’importante aspetto da considerare è quanto i tempi di spedizione lenti e la riduzione della soddisfazione dei clienti possano influenzare le tue metriche e, a loro volta, le vendite future. Non sottovalutiamo l’importante aspetto che la vicenda Coronavirus ha moltiplicato gli acquisti effettuati online da parte di un grande numero di consumatori.
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La situazione Coronavirus si risolverà sicuramente a breve, ma pensare oggi ad un cambio strategico dei fornitori dropshipping potrebbe essere la scelta giusta per evitare una grave caduta del proprio fatturato derivante dalle vendite online in questo 2020.
Comunicare in modo proattivo con i clienti
Qualunque sia la tua decisione su un eventuale cambio di strategia, se temi che gli ordini attuali non saranno evasi, informa i tuoi clienti. Invia aggiornamenti per preparare gli acquirenti a ritardi, condividi le ultime notizie. I clienti spesso rispondono bene all’onestà.